Descrizione
Nato a Soletta nel 1828, Frank (Franz) Buchser si forma inizialmente come fabbricante di organi e pianoforti e solo dal 1848 studia pittura all'Accademia di San Luca a Roma. Non è solo il suo spirito d'avventura a portarlo in Francia, Italia, Olanda, Spagna, Inghilterra, Marocco, Nord America e Terranova: non avendo di che vivere in patria ripone le sue speranze nel lavoro all'estero riscuotendo particolare successo in Spagna. È in questo contesto che occorre situare l'impegno di Buchser nella promozione organizzata delle arti visive in Svizzera. Nel 1866 fonda insieme a Rudolf Koller e Ernst Stückelberg la Società Pittori e Scultori svizzeri (SPSS, oggi visarte). Nel 1883 chiede al Consiglio federale di istituire un'accademia d'arte nazionale e un salone d'arte nazionale e di stanziare un credito di 150 000 franchi destinato al lavoro artistico. Ne risulta la fondazione della Commissione federale d'arte nel 1888. Inizialmente la nuova mostra d'arte nazionale, in alternativa a quella itinerante organizzata dalla Società svizzera di belle arti, veniva chiamata anche «Salone Buchser». L'impegno dell'artista è stato di fondamentale importanza per avviare i meccanismi di promozione e collezione della Confederazione che perdurano fino ad oggi.
2017/Susanne Schneemann//traduzione: BAK-LING
In questo ritratto, anch’esso a figura quasi intera, il generale Robert Edward Lee, a differenza del suo antagonista, il generale William Tecumseh Sherman, non indossa l’uniforme. Quest’ultima, raffigurata alla stregua di una natura morta, è riconoscibile a mezza altezza nella parte inferiore destra del quadro. Lee si era rifiutato di indossarla, dato che considerava la guerra terminata. Grazie alle sue decisioni e azioni non convenzionali, Lee entrò nella storia militare come grande condottiero. Comandante supremo dell’esercito confederato durante la Guerra di secessione, al termine del conflitto si impegnò a favore della riconciliazione tra le parti. Buchser nutriva una forte simpatia per Lee: pur ritraendolo con lo stesso formato e di tre quarti come gli altri soggetti, mediante lo sfondo tenue in rosso scuro ne sottolineò infatti il carattere conciliante e ragionevole. Buchser cercò di evidenziare l’individualità del soggetto accentuando la vivacità e il contegno del volto e del portamento. Come il ritratto del generale Sherman, anche quest’opera faceva parte di una serie di ritratti commissionata a Buchser in vista della realizzazione di un murale a Palazzo federale con i maggiori protagonisti della Guerra di secessione americana. Alla fine tale progetto non andò però in porto a causa della mancanza di risorse finanziarie e di una disputa sulla rappresentazione iconografica della Svizzera. Nel maggio 1870 Buchser donò i ritratti di Lee e Sherman al Consiglio federale.
2020/Nathalie Ritter//traduzione: Flavia Molinari
Provenienza
Frank Buchser, Washington, US (1869–1890); Schweizerische Eidgenossenschaft.
Quelle: Archiv der Kunstsammlungen des Bundes, Bern