Descrizione
Ambrosius Holbein (1494–1518) e suo fratello minore Hans (1497/1498–1543) cominciano la loro formazione ad Augusta nella bottega del padre, Hans Holbein il Vecchio (1465–1524). Nel 1515 Ambrosius lavora con il pittore di Sciaffusa Thomas Schmid a un ciclo di affreschi nel convento di S. Giorgio a Stein am Rhein. Alla fine dello stesso anno soggiorna a Basilea dove è attivo nella bottega del pittore Hans Herbst, probabilmente insieme al fratello. Nel 1517 è ammesso alla Corporazione del Cielo, la corporazione dei pittori della città, e un anno dopo diventa cittadino basilese a tutti gli effetti. Le sue tracce si perdono dopo il 1519, motivo per cui si ritiene che l'artista sia scomparso a soli 25 anni. Forzatamente di modeste dimensioni, il suo operato artistico è messo in ombra dai lavori del fratello minore. Solo una decina di dipinti sono attribuibili alla mano di Ambrosius Holbein. La sua opera grafica e incisoria rappresenta invece un corpus voluminoso, avendo lavorato a illustrazioni per diversi editori basilesi. Sono particolarmente celebri i suoi disegni per l'«Elogio della follia» di Erasmo da Rotterdam, ai quali lavora insieme al fratello.
Il dipinto raffigura il pittore Hans Herbst, detto anche Herbster (1470–1552), originario di Strasburgo, titolare di una bottega a Basilea dove nel 1515 lavorano i fratelli Ambrosius e Hans Holbein. Visto di tre quarti, il pittore porta di sbieco una berretta rosso smagliante. La scritta sul parapetto che inquadra la figura ne indica il nome e menziona inoltre il figlio Oporino, editore dell'atlante anatomico di Vesalio e di una traduzione latina del Corano. Un arco di stile rinascimentale occupa lo sfondo del dipinto. Su entrambi i lati è affissa una tavoletta: quella di sinistra reca la data, l'anno 1516, sull'altra figurava forse originariamente il monogramma dell'artista autore del ritratto. L'arco si staglia su uno sfondo neutro di colore blu chiaro che crea un forte contrasto con il berretto rosso di Herbster. Dapprima ritenuto un'opera di Hans Holbein il Giovane, dal tardo Ottocento il dipinto è attribuito ad Ambrosius. La Fondazione Gottfried Keller acquista l'opera nel 1899. È inserita nel catalogo ragionato dei fratelli Holbein sotto il numero A.H.10.
2018/Susanne Schneemann//traduzione: BAK LING
Provenienza
Ambrosius Holbein, Basel (1516); Hans Herbst, Basel (1516–1552); Johannes Oporinus (eig. Johannes Herbst), Basel (1552–1568); Familie Zwinger (1568–18. Jh.), Basel; J. Bayntum, Grossbritannien (?–?); Mr. Farrer, Grossbritannien (?–?); Viscount Thomas George Baring of Lee, Earl of Northbrook, London (?–1899); Schweizerische Eidgenossenschaft.
Quelle: Archiv der Kunstsammlungen des Bundes, Bern