Descrizione
Nato a Rolle nel 1863 in una famiglia agiata, Fernand Biéler parte a 17 anni per andare a studiare alla Scuola di belle arti di Parigi su consiglio del pittore François Bocion. Qui le sue ricerche stilistiche oscillano tra l'impressionismo e l'art nouveau. In seguito alla sua scoperta del Vallese primitivo nel 1884, nel 1900 l'artista lascia Parigi alla volta di Savièse, dove si associa agli artisti della cosiddetta scuola di Savièse. Da allora il Vallese diventa la sua fonte d'ispirazione per numerose scene di genere, ritratti e più tardi paesaggi, oggi ritenuti esemplari dell'arte folclorica svizzera. Biéler si distingue inoltre nella realizzazione di grandi lavori decorativi – vetrate per chiese, affreschi e mosaici –, come per esempio al Musée Jenisch di Vevey e al Teatro di Berna. Sovente esposto al severo giudizio dei suoi contemporanei che gli rimproverano una mancanza di personalità e il suo conservativismo artistico, l'artista crea nel periodo più fertile della sua carriera opere ispirate all'art nouveau che gli valgono il successo presso il grande pubblico e i collezionisti. Biéler espone soprattutto nella Svizzera romanda, ma anche, nel 1907, alla mostra dell'associazione dei pittori svizzeri di Soletta, dove la Confederazione gli acquista un'opera. Per tutta la vita lavora a grandi progetti decorativi. Muore a Losanna nel 1948.
Considerato dalla critica il capolavoro di Biéler, questo quadro raffigura un gruppo di giovani donne riccamente addobbate, in pose teatrali, che osservano la loro immagine riflessa nell'acqua nera di una vasca. Reinterpretazione del tema mitico di Narciso, la scena, che si svolge in un giardino dai toni autunnali, diffonde una profonda malinconia. L'opera, il cui formato grande e stretto rimanda al Rinascimento italiano e il cui linguaggio formale, con la tempera a tinte piatte e la linea nitida si rifà sia al simbolismo che all'art nouveau, costituisce insieme a due altri pannelli una serie esposta al Salon de la Société nationale des Beaux-Arts di Parigi nel 1912. La Fondazione Gottfried Keller acquista l'opera direttamente dall'artista nel 1913.
2016/Ingrid Dubach-Lemainque//traduzione: BAK LING
Provenienza
Ernst Biéler, Savièse/VS (1911–1913); Confédération suisse.
Source: Archives des Collections d'art de la Confédération, Berne