Il bagno la sera d'estate
1892
Numero d'inventario
GKS1060
Tipo di oggetto
Dipinto
Dimensioni
97 x 131 cm
Descrizione
Nato in una famiglia di notabili di Vallorbe nel 1865, Félix Vallotton lascia la Svizzera all'età di 16 anni per seguire una formazione artistica all'Académie Julian di Parigi dove s'installa stabilmente fino ad essere naturalizzato francese nel 1900, senza pertanto rinunciare alla nazionalità svizzera. Agli esordi si distingue nell'arte del ritratto che denota la sua ammirazione per Holbein. La sua ricerca della somiglianza lo porta a dipingere anche nature morte, paesaggi e interni. Legato al movimento dei Nabis tra il 1893 e il 1900 e intimo di Vuillard e Bonnard, l'artista si dedica all'incisione su legno. Ispirato dalle stampe giapponesi e dalla fotografia nascente, Vallotton si afferma anche come incisore d'eccezione, con uno stile singolare e di grande effetto, in particolare grazie all'incisione su legno, una tecnica passata di moda alla fine dell'Ottocento. La sua attività grafica, che rinnova il genere, si diffonde in tutta Europa fino a influenzare Munch e Kirchner. Iniziando molto presto ad esporre ai Saloni parigini e alle mostre cantonali della Svizzera romanda, partecipa alle edizioni 1891 e 1914 delle mostre federali di belle arti e nel 1909 alla Künstlerhaus di Zurigo. La sua produzione artistica prolifera ed è molto presente nella Svizzera romanda dove le sue opere sono vendute dal fratello, e nella Svizzera tedesca, dove è sostenuto da collezionisti del calibro della famiglia Hahnloser di Winterthur. Lo scoppio della Prima guerra mondiale segna l'interruzione della sua fiorente carriera, che conosce un ritorno nel primo dopoguerra. Vallotton muore sessantenne a Parigi nel 1925. Questa tela di grande formato, oggetto di scherno al Salon des Indépendants di Parigi dove viene presentata nel 1893, raffigura una composizione poco comune sul bagno, tema caro all'artista: in un paesaggio estivo alcune figure femminili nude o seminude dalle pose contorte si affiancano e si sovrappongono. Ricca di riferimenti a maestri contemporanei come Hodler e Puvis de Chavannes e classici come Cranach, l'opera abbina in modo audace i motivi di nudo a un simbolismo preso in prestito dall'arte religiosa. La Fondazione Gottfried Keller acquista il dipinto nel 1965 in occasione della mostra che il Kunsthaus di Zurigo dedica a Vallotton. L'opera è inserita nel catalogo ragionato dell'artista sotto il numero 140. 2017/Ingrid Dubach-Lemainque//traduzione: BAK LING
Anno di acquisizione
1966
Provenienza
Félix Vallotton, Paris (1892–1895); Collection Lucien Muhlfeld, Munich (1895–1902); Ambroise Vollard et héritiers, Paris (1902–1939); Edmond et Madeleine de Galéa, Paris (1939–1965); Confédération suisse. Source: Archives des Collections d'art de la Confédération, Berne
Collezione
Fondazione Gottfried Keller
Ubicazione
Kunsthaus Zürich