La danza delle baccanti
1849
Numero d'inventario
GKS1251
Tipo di oggetto
Dipinto
Dimensioni
147 x 243 cm
Descrizione
Nato da una famiglia di contadini vodese e diventato precocemente orfano, Charles Gleyre cresce da lontani parenti in Francia, dove muove i primi passi nell'arte presso l'Ecole des arts décoratifs di Lione per poi diventare allievo del pittore Hersent a Parigi. Completa la sua formazione artistica in Italia, dapprima a Firenze e poi a Roma, dove frequenta il direttore dell'Accademia di Francia, Horace Vernet, e artisti svizzeri come Léopold Robert. Assunto come disegnatore da un ricco industriale americano, percorre il Mediterraneo e il mondo arabo e torna in Francia solo una decina di anni più tardi, nel 1838. Dal 1843 conosce il successo ed espone ai Saloni parigini fino al 1849. In questo periodo fa amicizia con i protagonisti della vita culturale parigina: Flaubert, de Musset e Delaroche. Il suo studio accoglie fino al 1870 le nuove leve impressioniste – Monet, Renoir, Sisley – e le promesse svizzere – Anker et de Meuron. Il contatto con il suo Paese non cesserà mai. Soggiornando regolarmente a Losanna, l'artista alterna incarichi ufficiali per il Cantone di Vaud e la Città di Basilea a ritratti commissionati dai suoi mecenati svizzeri. Nel 1867 è incaricato dalla Confederazione di allestire il padiglione svizzero all'Esposizione universale di Parigi. Rifugiatosi in Svizzera durante la guerra franco-tedesca, nel 1872 torna a Parigi, dove muore nel 1874. Il quadro, probabilmente commissionato da un ricco orologiaio di Sciaffusa, è dipinto a un anno dalla morte di Gleyre ed è l'ultima sua opera compiuta. Con minuziosità estrema che conferisce alla rappresentazione un aspetto rigido, quasi fossilizzato, Gleyre dipinge la scena biblica del ritorno del figliol prodigo in famiglia assegnando un ruolo sorprendentemente importante alla madre, figura in movimento di grande espressività. L'idea di pentimento e riconciliazione che l'opera esprime la rendono molto romantica. La Fondazione Gottfried Keller acquista l'opera nel 1895 da un collezionista parigino. L'opera è inserita nel catalogo ragionato dell'artista sotto il numero 989. 2016/Ingrid Dubach-Lemainque//traduzione: BAK LING
Anno di acquisizione
1995
Provenienza
Marc-Charles-Gabriel Gleyre, Paris (1849); Collection du roi d'Espagne (1849–?); marché de l'art, Madrid (1960?); Collection Stuart Pivar, New York (1981–1995); Galerie Fischer, Lucerne/Bruno Meissner, Zurich (1995); Confédération suisse. Source: Archives des Collections d'art de la Confédération, Berne
Collezione
Fondazione Gottfried Keller
Ubicazione
Musée cantonal des Beaux-Arts, Lausanne